«I bambini videro e sentirono. Ebbero fame e paura».
«In questo disegno ho cercato di mettere tutto quello che ho visto dal mio terrazzo... però non sono riuscito a mettere la paura che avevo».
In occasione dei cinquant'anni dall'alluvione di Firenze, che colpì duramente anche i suoi dintorni, si tiene a Pontassieve il convegno “Com'era l'acqua. Scuola e territorio”, dedicato al lavoro della professoressa Idana Pescioli, scomparsa nel luglio di quest'anno, alla cui memoria verrà assegnato il Ponte mediceo, massimo riconoscimento del Comune di Pontassieve.
La giornata sarà incentrata sulla cinquantennale attività educativa della professoressa Idana Pescioli, improntata alla libertà e alla non violenza che, a pochissima distanza dall'alluvione, già nel febbraio del 1967 diede alle stampe lo straordinario volume "Com'era l'acqua. I bambini di Firenze raccontano". Il volume raccolse e presentò al pubblico di tutta Italia disegni e pensieri dei bambini testimoni diretti dell'alluvione nelle città di Firenze, Pontassieve, Figline e Incisa Valdarno, Bagno a Ripoli e Prato.
Nonostante le molte celebrazioni di questo 2016, oggi questo libro è quasi dimenticato, forse peggio, saccheggiato. Quello che vogliamo fare è rendere pienamente merito alla professoressa Pescioli, la cui opera si inserisce in quel clima sperimentale di rinnovamento della scuola dei tardi anni Sessanta e che trova, proprio a Firenze, alcuni dei suoi interpreti migliori, tra gli altri: Lamberto Borghi, Padre Balducci, Don Milani.
Il convegno, ideato e organizzato dall'Associazione culturale Fotografi del Levante Fiorentino, si tiene nell'ambito delle celebrazioni del Comitato Firenze 2016, con la collaborazione del Comune di Pontassieve e della Fondazione Idana Pescioli, il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, dei Comuni di Bagno a Ripoli, Figline e Incisa Valdarno e Firenze.
Ci siamo dati l'obiettivo di rileggere il volume da più punti di vista: quello linguistico, grazie all'intervento del Prof. Neri Binazzi, linguista e dialettologo; quello della professoressa Giuliana Pinto, docente di psicologia che si è dedicata allo studio del disegno infantile e pedagogico grazie all'intervento del prof. Franco Cambi.
Abbiamo provato a rintracciare quei bambini, oggi adulti; molti di loro parteciperanno al convegno: perché la loro presenza fosse ancora una volta attiva, sono state realizzate delle video interviste dal regista Giacomo De Bastiani, del Centro di Documentazione Audiovisiva del Comune di Pontassieve, in modo da tramandare alle future generazioni il ricordo dell'alluvione di Idana Pescioli.
La Fondazione Pescioli per l'occasione ha approntato la ristampa anastatica di quel volume, che fu pubblicato con prefazione di Gianni Rodari e Lamberto Borghi, libro ormai introvabile e prima opera della ricchissima bibliografia di Idana Pescioli, testimonianza significativa di un evento storico fondamentale e di un metodo educativo innovativo che è necessario trasmettere alle nuove generazioni.
Servizio televisivo sul convegnohttp://teleiride.tv/portfolio-item/pontassieve-zoom/
Il ricordo dell'alluvione nei ragazzi del '66 https://www.youtube.com/watch?v=nXB4j0n_L3k&feature=youtu.be